Predittori di mortalità e di ospedalizzazione per cause cardiache nei pazienti con insufficienza cardiaca e cardiopatia ischemica


Diversi studi hanno compiuto indagini per individuare i predittori di esito clinico tra i pazienti con scompenso cardiaco.
Tuttavia, la maggior parte dei dati presentava un bias di selezione e non si applicava in modo specifico a pazienti con cardiopatia ischemica.

E’ stato esaminato l'impatto di diverse variabili sull’endopint combinato di mortalità per qualsiasi causa e di ospedalizzazione per cause cardiache, in pazienti ambulatoriali consecutivi, affetti da insufficienza cardiaca, inclusi nel Registro ALPHA.

L'analisi ha riguardato 446 pazienti con scompenso cardiaco e malattia cardiaca ischemica, NYHA II e III, e frazione di eiezione del ventricolo sinistro ( FEVS ), inferiore al 40%.

In 126 pazienti ( 73% ) la malattia era una cardiomiopatia dilatativa idiopatica, in 72 ( 16% ) una cardiopatia ipertensiva, in 9 ( 2% ) una cardiopatia valvolare, e 39 ( 9% ) pazienti presentavano altre eziologie.

L'età mediana era di 61 anni ( range 51-69 anni ) e 349 ( 78% ) pazienti erano di sesso maschile.

Nel corso di un follow-up mediano di 31 mesi ( range 23-40 ), 82 pazienti ( 18% ) sono deceduti o sono stati ospedalizzati per cause cardiache.

All’analisi di regressione multipla secondo i rischi proporzionali ( modello di Cox ), il consumo massimo di ossigeno ( hazard ratio, HR=0.9, p=0.001 ), il diametro telediastolico del ventricolo sinistro ( HR=1.07, p inferiore a 0.001 ), la pressione arteriosa sistolica a riposo ( HR=0.97, P inferiore a 0.005 ), e l’emoglobina ( HR=0.86, p inferiore a 0.05 ) sono risultati essere predittori indipendenti dell’endpoint combinato.

In conclusione, in una popolazione non-selezionata di pazienti con scompenso cardiaco e cardiopatia ischemica, una ridotta capacità di esercizio, un ampio diametro telediastolico del ventricolo sinistro, una bassa pressione arteriosa sistolica, e l'emoglobina erano correlati con la mortalità per tutte le cause o di ospedalizzazione per cause cardiache.
Queste osservazioni possono aiutare a stratificare e adattare il trattamento dei pazienti con scompenso cardiaco e malattia cardiaca ischemica. ( Xagena2009 )

Anselmino M et al, Pacing Clin Electrophysiol 2009, 32 Suppl 1: S214-8


Cardio2009



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